• SINDROMI CANALICOLARI (Entrapment Neuropathies) O SINGOLA COMPRESSIONE DI NERVO PERIFERICO: DEFINIZIONE, FISIOPATOLOGIA E DINAMICHE LESIONALI
  • SINDROME DELLA DOPPIA COMPRESSIONE DEL NERVO PERIFERICO (Double Crush Syndrome)

DEFINIZIONE

Le "sindromi canalicolari” sono le sindromi compressive del sistema nervoso periferico poiché sono riferite alla sofferenza di un tronco nervoso al passaggio da un compartimento anatomico a un altro (ad es. il transito dal tronco agli arti o dall’uno all’altro segmento degli arti stessi).

La compressione può avvenire per ristrettezza di canali anatomici osteofibrosi o di strutture formate da tessuti molli.

La sintomatologia clinica può essere irritativa con dolore, ipoestesie (diminzione delle sensibilità della cute) o parestesie (formicolio, sensazione di scossa elettrica cutanea) nei casi iniziali o meno severi, o lesionale con deficit di forza.

FISIOPATOLOGIA

I riscontri anatomopatologici inerenti a questa categoria di neuropatie sono praticamente limitati ai reperti occasionali di rilievi autoptici. Esistono peraltro numerosi studi clinici su modelli sperimentali animali che hanno permesso di conoscere gli eventi che conseguono ad una compressione cronica di un nervo periferico.

L’elettrofisiologia consente di avere una proiezione in vivo di quelli che sono i più comuni sovvertimenti delle strutture che compongono il nervo. L’andamento della lesione e la sua localizzazione nel tronco nervoso sono ben rispecchiati dall’elettroneurografia che permette di evidenziare l’interessamento primitivo della mielina, con il rallentamento della velocità di conduzione, ed eventualmente di rilevare il danno assonale sotto forma di alterazioni di ampiezza e forma dei potenziali d’azione.

L’azione compressiva, pur se esercitata diffusamente su tutte le componenti del nervo periferico, trova la sua più frequente espressione nel danno alle fibre mieliniche di grande diametro.


DINAMICHE LESIONALI

Le forze implicate nello sviluppo della patologia del nervo sono quelle da stiramento e da compressione. Riguardo allo stiramento, Sunderland ha stabilito con metodica elettrofisiologica che la conduzione rallenta progressivamente quando si esercita la trazione per cessare quando raggiunge il 6% della lunghezza originaria. A questo grado di allungamento comincia il vero stiramento della fibra nervosa, sino ad allora compensato dal decorso serpiginoso dei fascicoli immersi nel connettivo elastico interfascicolare.

La struttura connettivale è la sola che offra una resistenza meccanica all’allungamento del sistema. Quando vi è un cedimento delle fibre connettivali l’energia distrattiva viene trasferita alla fibra nervosa che entra in tensione. Si verifica a questo punto il blocco immediato della conduzione sulla base della deformazione dei nodi di Ranvier. Continuando la trazione, sopravviene il danno alla fibra nervosa sino alla discontinuità anatomica della stessa (assonotmesi) o dell’intero nervo (neurotmesi).

Per quanto riguarda invece la compressione, Ochoa, con la microscopia elettronica ha mostrato, in casi sperimentali, ciò che accade alla fibra avvolta nella guaina mielinica. Nel caso sia di compressione acuta che di compressione cronica, la patologia all’inizio riguarda solo le cellule di Schwann.

Nelle compressioni acute il quadro è caratterizzato da un’intussuscezione della guaina mielinica a monte e a valle del punto di applicazione della forza. La forza applicata produce, nei due sensi della fibra, uno scorrimento delle guaine mieliniche come i cilindri di un telescopio.

Nelle compressioni croniche (che rispecchiano maggiormente la patomeccanica delle sindromi canalicolari) c’è invece una formazione “a bulbo” della mielina: gli strati più esterni slittano, allontanandosi dal punto di applicazione della forza, e perdono la loro disposizione.

Per l’uno e l’altro tipo di destrutturazione mielinica c’è una conseguente deformazione e chiusura dei “nodi” di Ranvier. Il risultato fisiologico è l’interruzione della capacità di condurre gli impulsi. Non vi è, in questo momento, un’interruzione anatomica della fibra, che può invece sopraggiungere successivamente per progressiva ischemia, dopo una fase di riduzione metabolica (assonocachessia).

Un altro tipo di noxa riguarda la sofferenza vascolare  del nervo, che interessa in modo preferenziale le fibre di piccolo diametro amieliniche.

In condizioni normali, affinché possa esser garantita un’ossigenazione del nervo, deve esservi un gradiente di pressione (arteriosa > arteriolare > capillare > endonevriale > venulare > venosa); se questo si annulla o è invertito, il sangue non può raggiungere l’assone con sua conseguente sofferenza.

SINDROMI CANALICOLARI PIU' FREQUENTI

ARTO SUPERIORE:
- Tunnel carpale
- Tunnel cubitale
- Egresso toracico

ARTO INFERIORE:
- Meralgia parestesica
- Tunnel tarsale
- Compressione e paralisi del nervo Peroneo


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DELL'ARTO SUPERIORE
E DELL'ARTO INFERIORE

SINDROME DELLA DOPPIA COMPRESSIONE DEL NERVO PERIFERICO (DOUBLE CRUSH SYNDORME)

A SCOPO SCIENTIFICO E INFORMATIVO, CLICCARE QUI A FIANCO PER USCIRE DA QUESTO SITO WEB E COLLEGARSI AL CANALE YOUTUBE DEL PROFESSOR NABIL A. EBRAHEIM DELL'UNIVERSITA' DI TOLEDO, OHIO (USA) E VEDERE UN VIDEO EDUCATIVO SULLA SINDROME DELLA DOPPIA COMPRESSIONE DEL NERVO PERIFERICO, IN LINGUA INGLESE.
Nel riquadro sottostante si può leggere la traduzione in italiano del testo in inglese.
QUESTO VIDEO È REALIZZATO SOLO PER SCOPI EDUCATIVI. PER FAVORE, CONSULTA IL TUO MEDICO PRIMA DI PRENDERE DECISIONI SULLA CURA.

TRADUZIONE DALL'INGLESE DEL TESTO PRESENTE NEL SOPRASTATE VIDEO EDUCATIVO SULLA

SINDROME DELLA DOPPIA COMPRESSIONE DEL NERVO PERIFERICO (DOUBLE CRUSH SYNDROME)

Il video educativo animato del Dr. Ebraheim descrive la sindrome della doppia compressione del nervo periferico (double crush syndrome), l'eziologia, i segni e i sintomi, la diagnosi e la gestione.
Un paziente con una lesione del nervo periferico può anche avere una seconda lesione altrove nel percorso del nervo. Entrambe le lesioni potrebbero contribuire ai sintomi del paziente.
Il corpo delle cellule nervose produce materiale necessario per il normale funzionamento dell'assone. Il materiale viaggia distalmente lungo l'assone. Suddividere i prodotti in una direzione prossimale dal sistema di trasporto assonale. L'interruzione della sintesi o il blocco del trasporto di questi materiali (antegrado / retrogrado) aumenta la vulnerabilità dell'assone alla compressione. Altre causo sono l'edema e l'alterazione del flusso sanguigno neurale, la neuropatia, il diabete e la riduzione dell'elasticità nervosa come avviene nelle fibrosi.
La compressione del nervo in un punto abbassa la soglia di insorgenza della neuropatia da compressione in un altro punto, distale o prossimale, allo stesso punto interferendo con il meccanismo di trasporto degli assoni. L'esito della decompressione chirurgica può essere deludente a meno che non vengano trattate entrambe le aree di compressione.
C5-C6 è il livello più comune a livello cervicale. L'EMG del paziente mostrerà fibrillazione o onde acute nei bicipiti, estensore carpi radiale lungo e estensore carpi radiale brevis muscoli. Questo è diverso dai risultati nel tunnel carpale.
Associazioni comuni nella double crush syndrome:
  • Compressione della radice cervicale e sindrome del tunnel carpale (nervo mediano). Una compressione minore nel nervo mediano nel tunnel carpale osservata in EMG (latenza sensoriale distale) produrrà sintomi quando è presente una lesione cervicale prossimale. La coesistenza della compressione della radice cervicale è uno dei motivi principali per i sintomi residui persistenti a seguito del trattamento del tunnel carpale. I medici non dovrebbero pensare solamente alla sindrome del tunnel carpale quando visistano i pazienti, va tenuta presente anche la possibilità di altre cause dei sintomi e quindi la possibilità di effettuare  un approccio diagnostico più ampio che include, EMG e studi sui nervi dal collo in giù. La persistenza del sistema di sintomi dopo il trattamento iniziale dell'intrappolamento del nervo mediano al polso è un'indicazione per cercare un altro sito di compressione;
  • Sindrome dell'egresso toracico sindrome del tunnel carpale (nervo mediano);
  • Compressione della radice cervicale e sindrome del tunnel cubitale (nervo ulnare);
  • Sindrome del tunnel cubitale e sindrome del canale di Guyon (nervo ulnare), il nervo ulnare entra nel palmo della mano attraverso il canale di Guyon;
  • Compressione della radice cervicale e sindrome del tunnel radiale (nervo radiale).
QUESTO VIDEO È REALIZZATO SOLO PER SCOPI EDUCATIVI.
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ULTIMA MODIFICA 17 APRILE 2020