CHIRURGIA MINI-INVASIVA IN ANESTESIA LOCALE PER LA SEZIONE DEL FILUM TERMINALE EXTRADURALE
La tecnica chirurgica mini-invasiva
in anestesia locale per la sezione del tratto extradurale del filum terminale
può avere come complicanza solo l'eventuale infezione cutanea a livello
dell'incisione chirurgica, per evitare questa possibilità il protocollo prevede
la profilassi antibiotica in sala operatoria prima dell'inizio dell'intervento
chirurgico.
Il taglio cutaneo è di circa 4 cm e viene effettuato a livello dello iato
sacrale.
Nessun tessuto osseo viene asportato dalle vertebre o
dall'osso sacro.
Si rimuove il legamento sacro-coccigeo posteriore e mediante la tecnica
microchirurgica, che prevede l'utilizzo del microscopio operatorio, viene
isolato e tagliato il filum terminale extradurale. Per una video descrizione
della tecnica CLICCARE QUI.
Non avendo né meningi né strutture nervose nel campo
operatorio, non possono esserci danni neurologici né la comparsa di meningite.
L'intervento chirurgico dura circa 25 minuti e si può
riprendere a camminare dopo circa 60 minuti.
Il paziente è dimesso dall'ospedale il giorno dopo
l'intervento chirurgico.
L'intervento chirurgico per motivi anatomici non
prevede l'apertura delle meningi, quindi con questa tecnica chirurgica
mini-invasiva non ci sono i presupposti per la complicanza del riancoraggio
descritta negli interventi chirurgici con la chirurgia tradizionale in
anestesia generale.
VANTAGGI
SEZIONE FILUM TERMINALE EXTRADURALE IN
ANESTESIA LOCALE:
- ANATOMIA
- TECNICA CHIRURGICA
- DECORSO POSTOPERATORIO
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Nel filmato la paziente brasiliana è sveglia e parla con
l'interprete Prof. Giorgio Charissiadis che le descrive i passaggi
chirurgici.
Il microscopio operatorio viene utilizzato nella parte centrale dell'intervento
chirurgico per la sezione del
filum terminale extradurale.
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CHIRURGIA TRADIZIONALE IN ANESTESIA GENERALE PER LA SEZIONE DEL FILUM TERMINALE INTRADURALE
La chirurgia tradizionale della sezione intradurale del filum terminale richiede l'anestesia generale per circa una o due ore.
Tra i rischi dell'intervento tradizionale in anestesia generale cono compresi deficit permanenti del controllo degli sfinteri urinario e fecale, nuovi deficit neurologici.
Rischio di perdita di liquido cerebrospinale, pseudomeningocele, ancoraggio della cauda equina, ancoraggio del cono midollare con possibile necessità di successivi interventi chirurgici.
Rischio di problemi di guarigione delle ferite e meningite con morbilità e mortalità associate.
L'approccio chirurgico tradizionale prevede:
- l'asportazione della parte posteriore delle vertebre;
- l'apertura delle meningi;
- l'individuazione del filum terminale intradurale tra le radicelle nervose della cauda equina (e la verifica mediante elettrostimolazione per evitare di sezionare le radicelle nervose con conseguente danno neurologico).
La durata dell'intervento è di circa 60-90 minuti.
Prima di iniziare l'intervento, sempre in anestesia generale, viene aggiunto il tempo per preparare il monitoraggio elettrofisiologico intraoperatorio.
La lunghezza del taglio cutaneo è solitamente di circa 8-12 cm.
Dopo l'intervento chirurgico, è previsto il riposo a letto in posizione prona per uno o due giorni.
La dimissione è prevista tre o quattro giorni dopo l'intervento.
Con questa tecnica sono stati descritti casi di riancoraggio a causa di aderenze delle meningi precedentemente aperte.
L'uso dell'endoscopio riduce la lunghezza del taglio cutaneo e l'invasività ma non modifica significativamente gli altri aspetti e complicanze della tecnica tradizionale.
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